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Oggi è uno di quei giorni in cui sento l’autunno e la malinconia.
Ci sono un sacco di metodi per consolarsi: il mio preferito è cucinare, perché non c’è modo migliore di riempire il cuore attraverso lo stomaco. E anche perché era l’una e avevo fame.

Per quanto riguarda la scelta del piatto, secondo me quelli che scaldano il cuore sono rigorosamente quelli che cucinavano le nonne. Ora purtroppo di nonna non me ne è rimasta nessuna, però entrambe hanno sempre cucinato benissimo e ho la fortuna di ricordare a meraviglia ogni manicaretto che mi abbiano mai preparato.

Se la scelta era amplissima il mio frigo invece era un po’ più limitato nelle risorse, ma c’erano dei bocconcini di vitello, quindi la scelta è stata semplice: ho fatto lo spezzatino al sugo rosso, ricetta della nonna Vittoria. È uno di quei piatti che sembrano impegnativi, ma in realtà sono facilissimi e lasciano per casa un profumo buonissimo per tutto il giorno. Conto sul fatto che i miei genitori tornando a casa se ne accorgano e si mostrino più ben disposti nei miei confronti già dalla porta d’ingresso.

Ovviamente la ricetta vera non ce l’ho, quindi l’idea è stata quella di andare a ricordi e sensazioni – in sostanza, un po’ a caso.
Visto il risultato, ho improvvisato bene.

Spezzatino al sugo rosso (le dosi sono per 3 porzioni)

500 gr. di spezzatino di vitello
1/2 litro di passata di pomodoro
1 cipolla rossa
1/2 bicchiere di vino rosso
peperoncino
paprica dolce
pepe

Preparazione:

Tagliare la cipolla e farla stufare bene in un po’ d’olio. Personalmente mi piace tagliarla fine ma non tritarla: in questo caso è importante farla cuocere davvero bene, anche a costo di spendere quei dieci minuti in più, altrimenti si sente molto e non è piacevole. Praticamente deve essere sciolta.

Aggiungere lo spezzatino e lasciarlo rosolare un pochino insieme alla cipolla di modo che si insaporisca, sfumare con il vino rosso e quando è ben evaporato aggiungere la passata di pomodoro.
Non ho idea di cosa aggiungesse mia nonna per dare un po’ più di gusto (garantisco che ne aveva parecchio), io ho scelto la triade che uso sempre: peperoncino tritato, una spolverata di paprica dolce e un sacco di pepe. Sono abituata a riempire i piatti di sapore, in modo da usare quanto meno sale possibile.

A questo punto basta abbassare un pochino il fuoco e lasciar cuocere per circa una mezz’oretta, fino a che il sugo è diventato bello denso.

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Zerocalcare.it

Una lettura apprezzabile, un racconto uscito di getto, una ricetta della nonna, uno scatto ben riuscito, un pensiero sparso, una conversazione origliata al tavolino di un bar. Momenti trascurabili, appunto.

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